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CINQUEFRONDI (Reggio Calabria) – Il gruppo consiliare di minoranza di Rinascita per Cinquefrondi interviene nel dibattito a mezzo stampa apertosi per via del bando che dovrebbe portare alla  realizzazione della pedemontana attraverso una precisazione del suo portavoce, Michele Conia, che si dice indignato circa la strumentalizzazione che si starebbe consumando attorno alla costruzione degli ultimi 4 faticosissimi km di strada che servono a completare il lotto finale San Giorgio Morgeto-Cinquefrondi.
 

Sollecita Conia: «Sono contento del fatto che tutti vogliano mettere il cappello su quest'opera, ma le persone che hanno questi meriti sono anche quelli che hanno il demerito di oltre 20 anni di ritardo? Del non indennizzo ai poveri proprietari terreni che (oltre venti anni fa) si sono visti (senza indennizzo) distrutti i loro terreni che con tanti sacrifici avevano acquistato? Di chi sarà il merito che tutta la zona Grecà e Ventriconi subirà, oltre il danno di 20 anni fa, anche la beffa di un "megasvincolo" (per Polistena) che distruggerà l'intera zona verde di Cinquefrondi? Di chi sarà il merito che questa opera milionaria non arriverà a collegarsi con la strada Jonio_Tirreno, ma finirà in una sperduta contrada (Alterusi) di Cinquefrondi?». Una raffica di interrogativi che il giovane avvocato ed esponente politico cinquefrondese ha voluto lanciare – infuocando la polemica - all’indirizzo di quanti stanno concentrando in questi ultimi tempi di magra politica le proprie attenzioni ed i propri sforzi concettuali per tagliare da vincitori il traguardo del merito circa la realizzazione del progetto con considerazioni caustiche che – a ben guardare a ritroso nel tempo – non dovrebbero assolvere proprio nessuno.        

 

FONTE: www.reggiopress.xyz

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